Parigi – Nizza 2017, nessun rimpianto per Gilbert: “Da solo era impossibile”

Tra i più coraggiosi oggi senza dubbio Philippe Gilbert. Il più determinato tra gli attaccanti nella seconda tappa della Parigi – Nizza 2017 si è arreso negli ultimi dieci chilometri, sconfitto dal vento frontale che rendeva impossibile un’azione solitaria. Una bella prova comunque per il corridore della Quick-Step Floors, che ha approfittato di una tappa dura soprattutto per le condizioni metereologiche per allenarsi in vista di quanto potrebbe poi succedere nelle grandi classiche del nord a cui punta. Dopo essersi diretto subito al bus della squadra per una doccia calda, il belga si è affacciato per rispondere a qualche domanda dei giornalisti presenti.

Era una tappa molto pericolosa – spiega – Bisognava stare molto attenti, sempre davanti, ma inizialmente son rimasto fregato nel secondo gruppo. Fortunatamente siamo rientrati e ho deciso di attaccare per riprendere i fuggitivi. Gli ultimi dieci metri sono stati durissimi, ero al limite. Per me già quello è stato uno sforzo molto violento”.

Se l’azione sembrava buona, qualcosa non ha funzionato con l’intesa che è venuta a mancare vista la presenza di alcuni nomi importanti, troppo temuti probabilmente. “Penso che con Maarten Wynants e Tony Gallopin saremmo potuti andare più veloci, ma due corridori non tiravano – commenta – Sono cose che destabilizzano sempre il gruppo, quindi ho deciso di provarci da solo“. L’azione era stata ben calcolata nei tempi e in base al percorso, ma la variabile del vento ha reso ancor più difficile una impresa già ardua. “Pensavo che nel circuito finale ci sarebbe stato vento laterale, invece era o frontale o alle spalle – spiega – Negli ultimi dieci chilometri era sempre frontale, da solo era impossibile. Ci ho provato, ma non c’era niente da fare”.

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