Mondiale 2020, se non sarà il Veneto si resterà comunque in Italia?

Il Mondiale 2020 sembra destinato a restare in Italia. Il progetto di Vicenza e del Veneto è ancora in stallo per il mancato sostegno del Governo, ma la situazione potrebbe sbloccarsi nei prossimi mesi, in seguito alle elezioni. Se non dovesse essere possibile concretizzare una candidatura sostanzialmente già accettata dall’UCI, la rassegna iridata resterebbe comunque nel nostro paese, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, nella quale si sottolinea il lavoro di Renato di Rocco presso l’Unione Ciclistica Internazionale, della quale ormai è vice-presidente.

Ruolo chiave dunque per il numero uno della Federciclismo italiana, che sembra aver ottenuto una proroga per la presentazione finale del progetto. La scadenza di oggi è dunque stata portata a giugno, come ci si auspicava. In questo modo le elezioni politiche avranno, ci si augura, portato alla composizione di un nuovo governo centrale che potrà così valutare il suo sostegno al progetto del Veneto, fortemente legato al presidente della regione Luca Zaia. Non è comunque detto che il dossier di Vicenza sia approvato, ma la Federazione si impegnerà in quel caso a trovare una nuova organizzazione e sistemazione per una nuova candidatura, sempre nel nostro paese.

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