Milano-Sanremo 2018, Modolo capitano di una EF-Drapac di alto livello

Sacha Modolo leader EF-Drapac alla Milano – Sanremo 2018. Sin dalla sua prima partecipazione, quando da neoprofessionista concluse la corsa in quarta posizione, la Classicissima è apparsa corsa perfetta per le caratteristiche del corridore di Conegliano, che dopo appena tre mesi di carriera aveva così già dimostrato di poter reggere straordinariamente bene una distanza che alcuni ancora oggi non digeriscono. Se quella prova resta, ad oggi, ancora il suo apice nelle Grandi Classiche, nel corso degli anni successivi ha confermato di poter ambire a risultati importanti con un ottavo posto nel 2014 in Via Roma, ma anche il sesto della passata stagione al Giro delle Fiandre, trovando finalmente una dimensione che da tempo cercava.

Passato questo inverno alla formazione statunitense dopo un quadriennio alla Lampre-Merida poi UAE, il 30ene veneto vuole dunque ripagare da subito la fiducia del team che in qusto inizio di stagione si è spesso schierato interamente in suo supporto. “Sento un po’ di tensione, ma è quella positiva – spiega – Essere un leader mi dà responsabilità, un sendo di dovere e desiderio di ripagare la fiducia in questa che è la prima Monumento dell’anno e, in quanto italiano, rappresenta davvero molto”.

Al suo fianco una formazione con corridori di spessore come Matti Breschel, Simon Clarke, Sebastian Langeveld, Taylor Phinney e Dan McLay che possono rappresentare un grande valore aggiunto al fianco del capitano, che in caso di volata potrebbe contare su un treno di altissimo spessore, potenzialmente rappresentandone anche una buona alternativa se il capitano non dovesse essere presente nel finale. Presente anche un grande faticatore come Mitch Docker, elemento di esperienza in grado di far risparmiare i suoi compagni con il lavoro prezioso nelle fasi iniziali della corsa.

Cercare di sprecare meno energie possibile durante la corsa per arrivare freschi sul Poggio – questa la chiave della corsa secondo Modolo – Anche la volata stessa è diversa da qualsiasi altra, visto che arriva dopo 300 chilometri. Il corridore che vince è quello che ha risparmiato più energie nell’arco dell’intera corsa. Personalmente, mi sento bene e sto pedalando bene. Sono molto fiducioso di poter fare una buona prova sabato”.

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