Milano-Sanremo 2017, Van Avermaet: “Battere Sagan è dura ma ci ho provato e posso farlo”

Greg Van Avermaet è uno dei corridori più attesi della Milano-Sanremo 2017. La stagione del campione belga della BMC entra nel vivo proprio oggi: “È una delle corse più dure da vincere. Forse l’unica dove non sono le gambe migliori che vincono. Mi sento piuttosto bene” ha dichiarato ieri. “Sono molto felice della mia forma. La Tirreno è stata molto dura ma va bene per avere più forza nelle gambe per affrontare la corsa. Sono al punto al quale volevo essere” ha poi aggiunto. Non si sente però il favorito numero uno perché “è una corsa per velocisti” e loro “hanno più possibilità” di lui, anche se questo non significa che lui “non abbia possibilità” perché già altre volte ci è andato vicino.

Van Avermaet spera poi che ci sia vento: “Mi piace il vento. Tutto quello che può rendere più dura la corsa va bene, anche se l’asciutto la rende un po’ più sicura. Con il vento bisogna stare sempre attenti e sapere sempre qual è la posizione migliore”. Non esiste però “uno scenario ideale”, perché bisogna “sentire la corsa da soli” e “prendere la decisione giusta al momento giusto”, tanto che l’anno scorso poteva vincere, ma non ha preso “la decisione giusta” a testimonianza comunque del fatto che “bisogna provarci”. “Si impara da ogni corsa, anche dalle vittorie. Con Le Manie sarebbe stato meglio, ma è una classica, perché deve cambiare? L’anno che hanno provato la Pompeiana sarebbe stato meglio per me, ma va così”, ha poi aggiunto.

Entrando nello specifico dei pronostici per la gara è però deciso: “Posso battere Sagan, io ed altri velocisti lo abbiamo già provato. La Quick Step ha più alternative con Boonen, Alaphilippe, Gilbert, Gaviria…noi abbiamo soltanto un’alternativa che sono io. Questa è la differenza tra noi è la Quick Step. Battere Sagan è dura, ma ci ho provato e posso farlo. Non come al Fiandre, dove devi avere un piano. Non è abbastanza difficile qui“. Van Avermaet si ritiene “abbastanza veloce” dopo “una gara lunga” però “qui ci sono molti corridori in grado di vincere” e questo “non è lo scenario migliore in una classica Monumento. Ma così è e tutti vorrebbero vincerla”. In conclusione, spera che quest’anno ci sia una gara simile a quella dell’anno scorso, quando ci sono stati “diversi attacchi” tra il Poggio e via Roma.

Van Avermaet spiega poi il motivo della scelta della bicicletta d’argento: “Perché ero spesso secondo” è la motivazione.

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