Katusha-Alpecin, Zakarin ha deciso: niente Giro, oltre al Tour farà Vuelta e Mondiale

Niente Giro d’Italia 2018 per Ilnur Zakarin. Le possibilità erano poche, ma ormai è ufficiale, con la conferma che arriva direttamente dal corridore russo. Dopo le buone prestazioni del 2017, anche alla Vuelta a España conclusa sul podio, il capitano della Katusha – Alpecin, che nelle ultime stagioni aveva sempre fatto della Corsa Rosa il suo primo grande obiettivo stagionale, ha infatti deciso di attaccarsi per la prima volta con l’intenzione di fare classifica al Tour de France. Per questo, sin da subito, la sua presenza a Gerusalemme sembrava difficile, avendo spiegato che la priorità era alla Grande Boucle.

Con l’intenzione poi chiaramente di cercare di essere competitivo anche al Mondiale di Innsbruck 2018, la scelta del secondo GT stagionale inevitabilmente è caduta sulla Vuelta, ideale preparazione per la rassegna iridata, oltre che successiva al Tour, quindi non andandone ad inficiare la preparazione. “Fare bene Giro e Tour è molto difficile, forse solo Froome ce la può fare”, ammette candidamente a Marca al riguardo.

Per la sua prima volta da corridore di alto profilo nella corsa francese, Zakarin si vuole presentare con le migliori chance possibili di fare bene. E questo dunque comprende minimizzando ed ottimizzando gli sforzi fino ad allora. “Sarà il mio grande obiettivo dell’anno, ma so che vincere sarà molto difficile – aggiunge – Ma non ci vado per farlo. Sarà la prima volta che mi metto alla prova nella generale (nel 2016 vi partecipò dopo l’infortunio al Giro, senza grandi obiettivi, chiudendo comunque 25° dopo aver vinto una tappa, ndr). Voglio vedere come va nel vivo della corsa, il mio obiettivo per quest’anno sarà di imparare“.

Il percorso di avvicinamento sarà dunque abbastanza morbido, con un calendario tutto sommato ridotto che gli possa poi permettere di ritrovare il suo secondo picco di forma nel finale di stagione. Dopo l’esordio in sordina all’Abu Dhabi Tour, il 28enne sta correndo in questi giorni la Parigi – Nizza, alla quale seguiranno GP Indurain, Giro dei Paesi Baschi e Liegi – Bastogne – Liegi.

Alla Doyenne finirà la sua prima parte di stagione, con uno stacco di oltre un mese prima del Giro del Delfinato, in cui finalizzare la preparazione per la Grande Boucle, presumibilmente anche con un ritiro in altura nel mezzo. Dopo la corsa francese, da decidere l’avvicinamento a Vuelta e Mondiale.

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