Giro d’Italia 2018, Bakelants critico sulla Grande Partenza da Gerusalemme: “Non si preoccupano di chiedere il parere dei corridori”

Jan Bakelants si dimostra critico sulla possibile partenza del Giro d’Italia 2018 da Gerusalemme. Il corridore in forza alla Ag2r La Mondiale, che avrebbe partecipato volentieri alla Corsa Rosa del prossimo anno, si sente scoraggiato dal lungo viaggio e dalle difficoltà logistiche legate ad una partenza esotica come potrebbe essere quella dal Medio Oriente. “Mi dà fastidio che non si preoccupano mai di chiedere il parere dei corridori – esordisce il belga ai microfoni di SporzaSono loro che forniscono lo spettacolo”. Il fiammingo non pensa che sia sbagliato partire da Israele, ma che sia troppo presto per un Paese ancora non avvezzo al ciclismo: “In passato si sono rincorse voci di una partenza verosimile da New York o dal Giappone e sono sorpreso che questa volta succederà per davvero”, commenta il trentunenne.

Bakelants non si tira indietro dall’evidenziare i problemi di carattere organizzativo che risiedono dietro una partenza speciale come questa. “Le squadre non possono portare le proprie ammiraglie e l’organizzazione dovrà mettere a disposizione un sacco di equipaggiamento”, riassume il belga, che prosegue illustrando la sua tesi. “Farà abbastanza caldo, così berremo molte borracce, serviranno box refrigeranti, gelati e altre necessità. In definitiva questo è un problema per l’organizzazione, ma una squadra è preoccupata per questo genere di situazioni. Non hai il tuo materiale e non è possibile applicare il normale modus operandi”, conclude il fiammingo ex Radioshack.

Un commento

  1. Jan Bakelants ha perso una occasione per stare zitto.Perchè non pensa a fare il ciclista e lasciare agli organizzatori il loro compito?Il suo commento fa una brutta impressione.

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