Giro delle Fiandre 2018, Duchesne accusa Tony Martin di averlo fatto cadere

Antoine Duchesne durissimo contro Tony Martin. Il corridore canadese accusa infatti il tedesco di averlo volontariamente fatto mandato fuori strada al Giro delle Fiandre 2018, poco prima della caduta che ha poi coinvolto, fra gli altri, Oliver Naesen. Il portacolori della Groupama – FDJ ha postato anche un video in cui lo si vede brevemente nel momento della caduta, finendo a terra dopo quello che sembra un movimento brusco di un portacolori della Katusha – Alpecin.

Il video non è molto chiaro, ma in supporto del compagno arrivano Jacopo Guarnieri e Davide Cimolai che sostanzialmente rilanciano le accuse del corridore nordamericano. “Vorrei congratularmi con Tony Martin per l’incredibilmente intelligente mossa che ha causato la caduta, ben fatto!”, ha scritto, non senza sarcasmo, il primo, mentre il secondo ha risposto al commento del connazionale aggiungendo che “dovrebbe correre solo le cronometro individuali” e “che il 90% dei corridori non lo ama”.

“Questo è quel che succcede quando Tony Martin non vuole essere superato – scrive sui sociali Duchesne – Mi ha spinto direttamente nel fossato”. Un’accusa che non può non ricordare quella di Sebastien Reichenbach al nostro Gianni Moscon, che lo avrebbe volontariamente spinto a terra alla Tre Valli Varesine in seguito alle note polemiche di qualche mese prima per alcuni epiteti razzisti che l’italiano aveva usato nei confronti di Kevin Reza, allora compagno di squadra dello svizzero alla FDJ.  Una polemica questa che non si è ancora sopita e che è stata portata sia in sede civile che sportiva, con l’UCI che ha aperto una indagine.

Al momento il pluricampione del mondo a cronometro non ha risposto alle accuse, ma va anche sottolineato che non usa più Twitter da quando reagì in maniera molto feroce contro Chris Froome, per essere poi ripreso dall’UCI che gli spiegò il suo regolamento. L’ultimo tweet sul suo profilo è infatti proprio un rilanciare le spiegazioni fornite dall’account ufficiale dell’Unione Ciclistica Internazionale in merito alle procedure.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio