Giro delle Fiandre 2017, Sagan cade per colpa delle transenne: “Anche queste cose fanno parte del ciclismo”

Peter Sagan grande sconfitto del Giro delle Fiandre 2017. Il campione del mondo oggi ha sofferto una corsa molta intensa, nella quale ha dovuto rincorrere praticamente tutto il giorno. Dopo essersi fatto trovare impreparato al momento della accelerazione della Quick-Step Floors, il corridore della Bora – hangrsohe era comunque riuscito a rientrare in corsa, lanciando il suo inseguimento fino a quando una sventurata caduta lo ha tagliato completamente fuori. Inizialmente sembrava poter essere colpa di un incauto spettatore, ma si è poi capito che si è trattato probabilmente di un suo errore. In ogni caso, malgrado la rabbia iniziale, lo slovacco cerca di prenderla con filosofia, consapevole che gli incidenti capitano e bisogna conviverci.

“È stata una corsa complicata – Mi sentivo in buona forma e in una posizione che mi avrebbe permesso di raggiungere Gilbert nel finale. Sfortunatamente, la mia caduta sul Quaremont ha significato che fosse tutto finito. È stato un vero peccato perché la squadra ha fatto un lavoro tremendo per aiutarmi e tenermi al sicuro. Non so bene come sono caduto, ma anche queste cose fanno parte del ciclismo“.

Se l’iridato, senza la caduta, sarebbe potuto andare davvero a riprendere Philippe Gilbert non possiamo saperlo con certezza. Sembra probabile visto il fisiologico calo del vallone nel finale, ma quel che oggi è sembrato è che lo slovacco abbia fatto fatica, rincorrendo troppo la situazione, mancando di lucidità in alcuni momenti importanti. Le gambe oggi non sono bastate, tatticamente e mentalmente lo sconfitto è stato soprattutto lui. Anche la scelta di correre a bordo strada, per ottimizzare e minimizzare lo sforzo, è stata probabilmente dettata da una necessità che sarebbe stata ben diversa se avesse potuto gestire la corsa in maniera diversa.

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