FDJ, Pinot rientra oggi alle corse con il Tour obiettivo primario: “Non voglio fallire”

Parte oggi al Tour du Haut-Var il 2018 di Thibaut Pinot. Il capitano della FDJ sta per affrontare un’altra stagione decisamente ambiziosa che culminerà con l’assalto al Giro d’Italia e al Tour de France, strizzando particolarmente l’occhio alla Grande Boucle dove non riesce a brillare dal terzo posto del 2014. Oggi tornerà quindi ufficialmente in sella a una bicicletta, dopo avere affrontato un inverno di allenamenti che sono passati anche da alcune competizioni di sci di fondo, che lo hanno portato a esordire più tardi rispetto al solito.

Sto bene. Non sono nella forma della mia vita ma la condizione fisica è coerente con quello che ho fatto in allenamento – precisa lo stesso Pinot alla vigilia dell’esordio – Ho concluso la scorsa stagione a Il Lombardia e ho ripreso la bici a fine novembre. Era la prima volta che lo finivo così tardi. Abbiamo avuto un dicembre complicato nei Vosgi a causa del meteo e la settimana di allenamento a Calpe è stata l’unica in bici. Per il resto, ho dovuto fare allenamento a casa e sci di fondo”.

Pinot ha confermato poi che il grande obiettivo stagionale sarà arrivare in forma al Tour, correndo poche corse: “Non voglio fallire il Tour de France come ho fatto per due anni, voglio iniziarlo in forma. Ho capito due anni fa, e ho avuto la conferma l’anno scorso, che il mio status mi impone di stare bene nei Grandi Giri e a Il Lombardia. Il resto non interessa al pubblico. Vincere una tappa alla Ruta del Sol, anche se davanti a Valverde e Contador, o finire terzo alla Tirreno, viene presto dimenticato”.

Lo scalatore transalpino non si fissa quindi obiettivi, se non i due Grandi Giri a partire dal Giro d’Italia: “Concentrerò tutto sui due Grandi Giri, sperando di arrivare al primo picco di forma al Tour of the Alps e non prima“. Un passaggio importante sarà la gestione del mese che intercorre tra Giro e Tour: “Mi sto anche concentrando sulla gestione del mese di giugno – prosegue – Dopo il Giro mi prenderò una settimana di pausa prima di pensare al Tour. L’anno scorso ero stanco e mi sono preso due bronchiti e mal di stomaco durante il Tour”.

Il modo migliore per raggiungere i propri obiettivi è quindi quello di affrontarli con la giusta prospettiva: “Mi sono posto le domande giuste dopo il Tour 2017 – confessa – Mi sono divertito al Tour de l’Ain ad agosto, poi alle classiche italiane, che sono le mie gare. Non ho alcuna pressione, ho capito molto bene che il Tour è tutto. Quello che faccio prima è inutile, che vinca o perda, alla gente non importa. Ciò che conta è il bilancio alla fine della stagione”.

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