Arrivano le parole di Brian Cookson sul caso Chris Froome. L’ex-presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale non ha avuto voce in capitolo sulla vicenda, con il caso che è emerso inizialmente negli ultimi giorni di presidenza. “Con le procedure introdotte durante la mia presidenza, tutte le vicende antidoping sono gestite da un organo completamente indipendente, io non avrei avuto alcuna influenza – spiega in un messaggio a Cyclingnews – Ho fiducia nel fatto che le parti coinvolte che seguiranno il regolamento, non ci saranno trattamenti preferenziali. Sapevo che era stato riscontrato un valore anomalo nei test di Chris Froome, con una sostanza che non comportava l’immediata sospensione, ma è avvenuto l’ultimo giorno della mia presidenza. Quando ho lasciato l’UCI, la questione è passata al nuovo presidente e non ho ricevuto maggiori informazioni”.
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