Bahrain – Merida, Slongo delinea i due possibili programmi di Nibali

Uno dei grandi dubbi degli appassionati di ciclismo in queste settimane è legato al possibile programma di Vincenzo Nibali. Il siciliano ha messo nel mirino le classiche e la prova in linea dei Campionati del Mondo 2018, preparandola alla Vuelta a España, mentre per quanto riguarda il resto della stagione ci sono tanti punti interrogativi. Di conseguenza erano tanti i possibili scenari, come quello che avevamo ipotizzato noi senza Giro e Tour, ma a delineare meglio il possibile calendario ci ha pensato il suo preparatore Paolo Slongo. Alla Gazzetta dello Sport il ds della Bahrain – Merida ha spiegato come, attualmente, ci siano due ipotesi al vaglio, una con il Giro d’Italia ed una con il Tour de France.

La partenza in entrambi i casi sarà comunque dal Tour de San Juan, così come è certa la partecipazione a Milano – Sanremo Liegi – Bastgone – Liegi. A cambiare sarà il percorso di avvicinamento alle due classiche monumento, visto che, nel caso venga scelto di fare il Giro d’Italia 2018, nel mese di febbraio ci potrebbe essere un ritiro in altura prima del rientro alle corse per il GP Larciano e la Tirreno – Adriatico. Dopo la Classicissima un nuovo ritiro, prima di tornare in gara al Tour of the Alps 2018, scoprendo così anche il percorso dei Mondiali, subito prima della Doyenne. Da quel momento pausa, per poi presentarsi direttamente alla Grande Partenza di Gerusalemme.

Nel caso venisse scelto il Tour de France 2018, invece, a febbraio Nibali volerebbe negli Emirati Arabi per partecipare al Tour of Oman e forse all’Abu Dhabi Tour. A marzo invece non sarebbe al via della Tirreno, ma, come adattamento alle strade francesi, contraddistinte da molte rotonde e spartitraffico, della Parigi – Nizza. Non si tocca la Sanremo, ma si passerebbe poi al Giro dei Paesi Baschi e al Trittico delle Ardenne al completo, quindi con Amstel Gold Race e la Freccia Vallone prima della Liegi. A maggio un periodo di stacco, seguito da un ritiro prima del rientro alle corse al Giro del Delfinato, che servirà per rifinire la condizione in vista del Tour de France 2018.

Per la scelta finale bisognerà aspettare che sarà svelato il percorso del Giro d’Italia, così come spiega lo stesso Slongo: “Se il percorso è duro duro faremo il Giro. Nibali è il corridore più forte al mondo su salite oltre i 2000 metri e su salite estreme, perché come fisiologia si adatta meglio”. Intanto, il tracciato della Grande Boucle è stato presentato e sicuramente lo Squalo dello Stretto ha di che sorridere. Tanta salita, non molta crono e anche il pavé, di che evocare bei ricordi.

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