Bahrain-Merida, Colbrelli punta alla vittoria in una grande classica e al Tour

Sonny Colbrelli punta alto per il 2018. Dopo un bel 2017, nel quale ha confermato di potersela giocare anche in corse di primo piano, conquistando i suoi primi successi nel WorldTour, il portacolori della Bahrain – Merida vuole un altro passo avanti nell’anno che verrà, partendo dalle grandi classiche. Autore di una buona campagna di primavera, riuscendo a piazzarsi a E3 Harelbeke (7°), Gand-Wevelgem (13°) e Giro delle Fiandre (10°), dopo una Milano – Sanremo (13°) in cui non è riuscito a fare la differenza, sembra ora voler puntare ancora più in alto in queste corse, scoprendosi un gusto per il pavé che forse lui stesso non si aspettava. Senza dimenticare anche il successo alla Freccia del Brabante, che ne conferma anche la duttilità, dal pavé alle ai muri delle Ardenne, dove conquistò un bel terzo posto alla Amstel Gold Race nel 2016.

Sono stato anche io sorpreso – ammette a cyclingnews – La mia top ten al Fiandre è stato davvero un gran bel risultato, in una corsa molto speciale. Bisogna stare attenti per tutta la corsa, senza riposo. Devi sempre stare davanti con attenzione. Spero che con un anno di esperienza in più, ora potrò andare ancora meglio. Mi piacerebbe provarci e confermare questo piazzamento nei dieci, magari fare ancora meglio”.

Corridore che da sempre ha mostrato di amare le condizioni climatiche difficili, l’ex Bardiani-CSF solitamente brilla in autunno, ma la primavera del nord spesso riserva un clima rigido, adatto al suo fisico. Sarà dunque nuovamente quello il periodo in cui Colbrelli proverà ad emergere anche il prossimo anno, a caccia del colpo grosso. “Voglio provare a vincere o a salire sul podio di una grande classica – rilancia – Spero di poter diventare un buon corridore come i grandi nomi del gruppo. Nei prossimi anni voglio diventare un corridore da classiche”.

Per quanto riguarda i grandi giri, ancora incerta la partecipazione a Giro d’Italia o Tour de France, anche se il secondo sembra attualmente più probabile, come fu già quest’anno. “Penso che farò il Tour perché ci sono più tappe per velocisti – spiega – Non è stato facile andare al Tour per la prima volta, ma penso di aver imparato e sarebbe bello tornarci per vedere se davvero ho imparato qualcosa. Vincere una tappa sarebbe una bella soddisfazione. Dobbiamo solo trovare la giornata giusta”.

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