Team SKY, Brailsford ammette gli errori ma non la fraudolenza: “Abbiamo imparato la lezione”

Al centro della bufera, Dave Brailsford prova a far sentire la sua voce. Il team manager della Sky al centro di numerose polemiche in questi ultimi mesi e coinvolto in una indagine parlamentare ha scritto proprio al presidente della Commissione d’Inchiesta Damian Collins per cercare di fare il punto soprattutto sulla evoluzione della sua squadra, in particolare in seguito alle accuse riguardanti un pacco consegnato a Bradley Wiggins durante il Giro del Delfinato 2011. Oltre alla lettera, il dirigente gallese ha preparato un più nutrito documento, che sarebbe stato già fornito anche alla Agenzia Antidoping Britannica, con il quale si augura di poter “fornire un importante contesto ai lavori in corso della Commissione”.

Ammettendo come “gli eventi di questi mesi abbiano evidenziato degli errori commessi” dalla sua squadra, con “alcuni membri dello staff che non hanno pienamente rispettato le politiche e le procedure esitenti”, vuole tuttavia sottolineare la “fondamentale differenza che intercorre fra errore e reato“. Insistendo dunque sulla proprio buona fede e sulla lotta al doping “principio cardine della squadra sin dalla sua fondazione”, il team manager precisa come “l’approfondita investigazione della UKAD non ha trovato nulla per confermare” che vi sia stata una violazione del regolamento antidoping al Delfinato 2011.

La mancanza di alcuni documenti che avrebbero potuto scagionarlo, per una maggiore trasparenza, sarebbe dunque solamente da vedere nell’ottica di questi errori. “Il 2011 era solamente il nostro secondo anno e da allora ci siamo continuamente migliorati, così come le nostre procedure – scrive Brailsford – Come mostra questo documento, abbiamo compiuto numerosi passi avanti per rinforzare le nostre regole antidoping e mediche. E così continueremo in futuro”. Comprendendo i dubbi che questo possa aver scaturito, l’amministratore britannico lamenta tuttavia alcuni “commenti irragionevoli e sbagliati riguardo il Team Sky” in questo periodo, ma garantisce che “la lezione è stata imparata“. Proprio per dimostrarlo, la pubblicazione di questo documento in cui cerca di mostrare maggiore trasparenza da parte di una squadra sinora sempre molto restia in questo senso.

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