Giro di Romandia 2017, Kung si gode la rinascita: “Questa vittoria è di grande sollievo”

Stefan Kung torna al successo al Giro di Romandia 2017. Dopo due anni abbastanza difficili il corridore della BMC torna a festeggiare un trionfo proprio nella corsa elvetica, teatro del suo ultimo trionfo, il più importante sinora di una carriera che proprio con quella vittoria sembra lanciarsi. Molto attivo nel seguente Giro d’Italia, fu costretto al ritiro per infortunio e da allora non era più tornato su quei livelli. Classe 1993, ha ancora molto tempo davanti a sé e questi due anni difficili potrebbero persino rivelarsi per lui quasi un bene, essendo riuscito a tornare da davvero molto lontano, sconfiggendo i tanti dubbi che queste situazioni possono farti venire.

“È fantastico, sono davvero felicissimo – commenta dopo l’arrivo, con lo sguardo di un ragazzo che sta diventando uomo – In questi due anni sono successe tantissime cose, non proprio positive. Sono stati pieni di saliscendi e facevo molta fatica a mostrare quel che posso fare. Sapevo di essere ancora in grado, ma non riuscivo ad uscirne quindi per me questa vittoria è di grande sollievo. Ho lavorato sempre duramente e sono una persona molto ambiziosa, ma se il successo ti sembra lontano e stai sempre ad inseguire, perdi pazienza e fiducia. Con questa vittoria è bello poter tornare a recuperare un po’ di fiducia”.

Un successo costruito in una giornata molto complicata per le condizioni atmosferiche, che in realtà hanno favorito i fuggitivi. Il meteo ha infatti reso più prudente il gruppo, che si è lasciato sfuggire una buona occasione per una volata che sembrava invece quasi già scritta. In questo modo è stato invece lo svizzero a poter dare sfoggio delle sue doti nello sprint, sinora decisamente poco conosciute. “Ero fiducioso nella mia velocità, sapevo di non dover attaccare prima – racconta – Durante le classiche spesso abbiamo giocato fra noi, facendo volate in allenamento. Ne ho fatto anche qualcuno con Greg Van Avermaet e quasi sempre vincevamo a turno. Giocarmela con Greg mi ha dato la giusta fiducia: ero sicuro che dopo una giornata così dura Grivko non sarebbe stato in grado di battermi”.

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