Favoriti Volta a Catalunya 2017, Froome l’uomo da battere

Ancor più considerando lo squadrone al suo servizio, che anche nella cronosquadre potrebbe dare una mano decisiva, Chris Froome è indubbiamente il grande favorito della Volta a Catalunya 2017. Il Keniano Bianco si presenta affiacanto da Mikel Landa e Geraint Thomas, che a loro volta potrebbero ambire al successo finale, con il gallese in grande spolvero, senza dimenticare la presenza di Diego Rosa. Non sarà dunque per niente facile andare a colpire la corazzata Sky, ma in realtà le tappe non sono proprio adattissime al britannico, con molte insidie, strappi, salite e discese nelle quali i rivali potranno tentare qualche imboscata.

I suoi principali antagonisti sulla carta saranno Alberto Contador, leader di una Trek – Segafredo in cui Bauke Mollema potrebbe rappresentare anche un’ottima alternativa tattica, e Alejandro Valverde. Il madrileno vorrà vendicarsi della sconfitta di misura alla Parigi – Nizza e per farlo proverà qualsiasi soluzione in suo potere, mentre il murciano ha dalla sua gli arrivi mossi, nei quali cercare di guadagnare sui rivali, con gli abbuoni o anche solo qualche secondo sfruttando la sua maggiore esplosività. Entrambi a cronometro potrebbero pagare qualcosina, ma non poi così tanto.

Chi invece sulla cronosquadre potrebbe costruire buona parte della propria tattica è la BMC di Rohan Dennis, Tejay Van Garderen e Ben Hermans. Uscito alla grande dalla Tirreno – Adriatico, l’australiano potrebbe essere il leader alla partenza, ma non sarà facile per lui resistere su un percorso così frastagliato ed estenuante. Complicato sarà anche per lo statunitense, mentre molto bene potrebbe fare il belga, che potrebbe farsi valere soprattutto nelle frazioni miste. Da non sottovalutare in squadra anche l’esperto Samuel Sanchez, che potrebbe venir fuori strada facendo. Più opzioni anche in casa LottoNL-Jumbo, con Steven Kruijswijk, Robert Gesink e George Bennett. Non sembrano ancora ai massimi livelli, ma le più opzioni tattiche potrebbero essere una carta importante da giocarsi.

Sfavoriti dalla presenza di una cronometro, Daniel Martin e Adam Yates sono invece tra coloro ai quali il percorso complessivo maggiormente si addice. Entrambi sono capaci di farsi valere sia nelle frazioni miste che sulle grandi salite e potrebbero essere tra i migliori alleati di chi proverà a scardinare la corsa dal costante controllo della Sky. Come loro cercheranno di fare uomini come Rafal Majka e Romain Bardet, corridori che non disdegnano correre all’attacco. Anche loro a cronometro pagheranno dazio, in prima persona così come le loro squadre, quindi avranno bisogno di guadagnare nelle tappe in linea se vogliono farsi valere in classifica generale. Stesso discorso per Louis Meintjes e Davide Formolo, che presumibilmente non vedremo nelle primissime posizioni a fine corsa, ma che hanno le caratteristiche giuste per farsi valere in più di una occasione.

Un buon piazzamento potrebbero ottenerlo anche dei regolaristi come Ilnur Zakarin e Jakob Fuglsang, per i quali il percorso complessivo è ben costruito, potendo inoltre cercare di limitare anche piuttosto bene i danni a cronometro. Tra i corridori che potrebbero cercare di aggrapparsi alle posizioni alte anche uomini come Rafa Valls Andrew Talansky.

Tra i giovani interessante sarà vedere come se la caveranno corridori come Pierre-Roger Latour,  Louis Vervaeke, David Gaudu e Damien Howson, che potrebbero essere abbastanza liberi di esprimersi. Difficile vederli nelle posizioni alte in classifica generale al termine della corsa, ma in qualche tappa potrebbero farsi notare.

3 Commenti

    1. La presenza di una cronosquadre, nonché di una squadra al suo fianco in grado di sostenerlo come forse mai sinora in queste corse, cambia le carte in tavola rispetto agli anni scorsi. Ovviamente, ciò non esclude anche qualche possibile cambiamento delle gerarchie in corsa, ma è evidente come tutta la corsa sarà improntata sul battere la Sky da parte dei rivali. E il capitano Sky deputato è il Keniano Bianco. Lo scenario sarà presumibilmente quello, che ovviamente non implica che Froome vincerà al 100% la corsa, ma che la corsa si dovrebbe indirizzare su un copione basato su questo schema

  1. A parte le gerarchie Sky, Froome l’anno scorso non parti’ molto forte nelle gare europee, e questo gli permise, forse, di arrivare a giocarsi la Vuelta a settembre, dopo aver vinto il Tour.
    Per questo non credo in un Froome da subito competitivo..Non al livello di Contador, per esempio, gia’ bello rodato.

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