Tour de France 2017, Uran e la maglia gialla persa a Dusseldorf

Nell’economia di una gara a tappe di tre settimane sono i dettagli a far la differenza. È la storia del ciclismo e talvolta abbiamo assistito a duelli risoltisi sul filo dei secondi, con piccoli particolari che hanno fatto pendere la bilancia in favore di un corridore. Tuttavia la lettura del Tour de France 2017 è abbastanza semplice e se dovessero chiederci il momento in cui Chris Froome ha vinto, non possiamo che tirare in ballo la cronometro inaugurale di Dusseldorf. Il corridore del Team Sky in classifica ha 54 secondi di vantaggio nei confronti di Rigoberto Uran e il margine è stato costruito quasi per intero nella frazione inaugurale, ove il colombiano ha perso ben 51 secondi nei confronti dell’avversario.

Il Kenyano Bianco, apparso meno devastante rispetto ad altre edizioni, è stato abile nello sfruttare al meglio la prova contro il tempo iniziale per poi gestire con intelligenza il tesoretto tappa dopo tappa. Qualche rimpianto per il corridore della Cannondale – Drapac resta, tuttavia è lui stesso a dirsi soddisfatto di quanto fatto. In partenza, infatti, pochi lo avrebbero immaginato lì davanti a giocarsi il successo e, addirittura, il posto sul podio di Parigi, più che meritato.

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