Tour de France 2017, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2017. 

TOP

Team Sunweb: A completa disposizione di Michael Matthews, la compagine neerlandese non sbaglia niente, correndo all’attacco per tutto il giorno, facendosi trovare poi pronta anche nel momento in cui la Sky prova a far saltare la corsa. A chiudere nel finale poi son di nuovo loro, con Michael Matthews che corona nel modo migliore una giornata perfetta.

Daniele Bennati: Un bel tentativo per il corridore aretino, che prima scorta e salva il suo capitano, poi ci prova in prima persona, facendo paura a tutti i velocisti. Ripreso a 500 metri dal traguardo, mostra di poter essere anche più di un eccellente gregario se gli si lascia spazio.

Fabio Aru: Corre un bel rischio perdendo inizialmente l’attimo, ma è abile a rientrare sul ventaglio decisivo. Unico dei grandi capitani a doversela cavare da solo, si comporta molto bene, riuscendo a rintuzzare l’attacco agilmente. Ora arrivano le montagne, il suo terreno.

FLOP

Quick-Step Floors: Doppia sconfitta oggi per la compagine belga. Quasi tutti gli uomini restano al fianco di Marcel Kittel, ma sono costretti ad arrendersi, perdendo la tappa e rischiando ora anche per la maglia verde. In questo fallimentare tentativo, viene lasciato quasi da solo Daniel Martin, che rimane tagliato fuori dai ventagli decisivi, perdendo così un minuto. E probabilmente qualsiasi ambizione di maglia gialla.

Alberto Contador: I suoi uomini sono i primi a provare qualcosa nel vento, ma poi saltano tutti gli schemi e lo spagnolo finisce troppo dietro al momento chiave. Una disattenzione che paga con oltre un minuto di ritardo al traguardo, l’ennesimo intoppo di un Tour generoso, ma costantemente a rincorrere.

Edvald Boasson Hagen: Beffato per pochi centimetri la scorsa settimana, oggi sbaglia i tempi, facendosi sorprendere dall’accelerazione di Greg Van Avermaet a 500 metri dalla conclusione. Riesce a rientrare, ma troppo tardi, spendendo troppo per colmare il buco. La sua rimonta è dunque tardiva e deve accontentarsi di un altro secondo posto che brucia.

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