Migliori Momenti 2017, 1: Milano – Sanremo

Continuano i nostri articoli per ripercorrere insieme la stagione ormai conclusa. Dopo aver analizzato le delusioni di questa stagione, siamo passati alle sorprese (per le quali vi chiediamo a vostra volta di votare). Ora è il turno dei Migliori Momenti 2017, le giornate più emozionanti di questa annata così ricca, nel bene e nel male. Durante questa settimana, giorno dopo giorno, vi proporremo dunque la nostra classifica, decisa in redazione al termine di una lunga discussione non facile.

1. Milano – Sanremo

La Classicissima si conferma corsa d’attesa, per gente dai nervi d’acciaio. A far capire che sarebbe potuto essere scenario diverso, alcuni attacchi, con i primi nomi importanti che si muovono sulla Cipressa. Ma a lasciare tutti con il fiato sospeso è l’inatteso attacco di Peter Sagan sul Poggio, che spariglia tutte le carte. Dopo un intenso inseguimento, su di lui rientrano Julian Alaphilippe e Michal Kwiatkowski, mentre in gruppo sono in molti a cercare di organizzare la rincorsa, che tuttavia non si concretizza. A quel punto è volata fra i tre attaccanti, che arrivano quasi appaiati, con il successo di un lesto e cinico Kwiatkowski sul guascone Sagan, ancora una volta beffato.

2. Giro delle Fiandre

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Spesso i grandi favoriti aspettano il finale per lanciare l’attacco decisivo. La storia del Giro delle Fiandre 2017 è tutt’altra, visto che la corsa esplode già a 95 chilometri dalla conclusione, quando la QuickStep – Floors spezza il gruppo con un forcing sul Kapelmuur. A 54 chilometri dalla fine poi l’attacco decisivo, con Philippe Gilbert che decide di andare tutto solo, venendo rivisto da tutti gli avversari solo dopo il traguardo. L’ex Campione del Mondo regala quindi grande spettacolo nella sua prima vittoria nella classica monumento belga.

3. Ventesima Tappa Vuelta a España

La Vuelta a España regala emozioni fino alla fine. Nella penultima frazione della corsa a tappe spagnola si assiste infatti ad una serie di attacchi fin dalla partenza e anche delle cadute da parte di alcuni protagonisti come De La Cruz e Nibali. A segnare la giornata è tuttavia l’azione di Alberto Contador sulla salita finale dell’Angliru. Lo spagnolo attacca e riesce a chiudere nel migliore dei modi la sua carriera, centrando uno splendido successo di tappa. Un finale da favola al termine di una Vuelta e di una carriera corsa sempre da protagonista.

4. Sedicesima Tappa Giro d’Italia

La sedicesima tappa del Giro d’Italia in qualche modo entrerà nella storia del ciclismo. È infatti la frazione del famoso gesto di Tom Dumoulin, costretto a fermarsi a bordo strada per problemi intestinali. Quella scena sarà sicuramente ricordata a lungo, così come in generale tutta la tappa, caratterizzata da continui attacchi fino a decidersi solo sulla linea d’arrivo di Bormio. A spuntarla allo sprint è Vincenzo Nibali, che precede Mikel Landa, regalando così all’Italia il primo successo di tappa nell’edizione cento della Corsa Rosa. In una tappa così bella e combattuta non va neanche dimenticato il bel gesto di Omar Fraile che sul Mortirolo, rinominata Montagna Scarponi, lascia passare per primo Luis Leon Sanchez compagno di squadra dello sfortunato corridore marchigiano.

5. Parigi – Roubaix

La Parigi – Roubaix è una corsa affascinante e imprevedibile. Le insidie del pavé e un livello di partecipanti altissimo fanno sì che in ogni momento possa concretizzarsi l’azione decisiva, con attacchi anche da lontano. Anche nel 2017 si è visto il medesimo scenario con tanti ribaltoni in testa alla corsa e gli appassionati incollati al televisore. Alla fine è stato Greg Van Avermaet a trovare il colpo giusto, scegliendo il tempismo ideale per attaccare e lanciare le sue azioni per poi sverniciare tutti in volata. Tra i protagonisti anche il giovane Gianni Moscon che si è consacrato su un grande palcoscenico.

6. Il Lombardia

L’ultima classica monumento della stagione ha regalato grandi emozioni. Vincenzo Nibali è riuscito ad imporsi per la seconda volta in carriera nella Classica delle Foglie Morte, gestendo una corsa da grande campione, riuscendo a farsi trovare pronto nei momenti chiave. Il suo primo attacco sul Civiglio, con il quale è riuscito a raggiungere l’attivissimo Thibaut Pinot, è stato solo il primo colpo ad una corsa decisa con una discesa spettacolare nella quale è riuscito a togliersi di ruota il francese. Una sfida di alto livello con tanti colpi di scena e qualche momento di paura complici le brutte cadute scendendo dalla Colma di Sormano. Complessivamente il degno finale di una stagione avvincente.

7. Ottava Tappa Parigi – Nizza

La Parigi – Nizza 2017 non si è conclusa con una passerella. La frazione di Nizza è stata infatti ricca di emozioni, con una lotta fino all’ultimo metro, sia per la vittoria della frazione che della classifica generale. Alberto Contador ha provato con una delle sue azioni a ribaltare tutto, attaccando a 50 chilometri dalla conclusione. Purtroppo per lui non è arrivata la vittoria di tappa, con De La Cruz che lo ha beffato in volata. Un secondo posto ancor più amaro visto che la sua rimonta in classifica si è fermata a soli due secondi da Henao e dalla sua maglia gialla.

8. Tredicesima Tappa Tour de France

Nella tredicesima tappa del Tour de France 2017 regna lo spettacolo. Complice il breve chilometraggio, la seconda frazione pirenaica non lascia neanche un secondo per rifiatare, con la corsa che esplode a 70 chilometri dalla conclusione. Ad animare la bagarre è Contador, che prova a riscattarsi dopo un Tour difficile fino a quel momento. A seguire lo spagnolo sono corridori di qualità come Barguil, Landa e, in un secondo momento, Quintana. A giocarsi la vittoria di tappa sono proprio questi quattro attaccanti con il successo che sorride a Barguil, che si riprende così la sua rivincita dopo il secondo posto nella nona tappa. Una giornata che il francese si ricorderà a lungo così come Fabio Aru che per la prima volta nella sua carriera ha corso con la maglia gialla, una giornata che la dice lunga sul carattere del sardo che riesce a difendersi malgrado fosse sostanzialmente rimasto da solo sin dalle prime battute di gara.

9. Ottava Tappa Giro del Delfinato

La coppia Astana da giorni sta correndo all’attacco e nell’ultima giornata del Giro del Delfinato si completa l’assalto. Una tappa emozionante, che ha visto i grandi protagonisti darsi battaglia sin dalle prime fasi di gara. Particolarmente intensi gli ultimi 50 chilometri, con scatti e controscatti a far da contorno a tatticismi inevitabili. Alla fine a spuntarla è Jakob Fuglsang che si prende tappa e maglia, togliendola per una decina di secondi ad un coraggioso, ma troppo isolato Porte. A partecipare allo spettacolo di giornata, con ruoli da protagonisti, anche Aru, Contador, Froome, Martin e Valverde… Una lotta fra giganti per una tappa di quelle che non ci si stanca di vedere.

10. Prima Tappa Tour of the Alps

Un giorno di grande emozione per molti, che rivisto oggi lascia una sensazione di enorme vuoto. Il ritorno al successo di Michele Scarponi, dopo quasi quattro anni, sarà anche il suo ultimo, a pochi giorni dalla tragedia che lo ha portato via per sempre. Una tappa intensa, sin dalle prime battute, con un bel finale, in cui la Sky ha provato a far la voce grossa per Geraint Thomas, la cui accelerazione non era però bastata per disfarsi di un manipolo di favoriti, tra i quali il marchigiano, che quel giorno potè alzare le braccia verso il cielo, dove spesso lo hanno cercato tanti suoi amici e colleghi nell’arco di questa stagione.

6 Commenti

  1. questa è la rubrica che amo di più , quest’anno secondo me è veramente difficile scegliere perchè c’è ne sono stati parecchi carichi di significato , una mia personale top 5 è nell’ordine : contandor l’ultima tappa della vuelta , liegi di valverde con dedica a scarponi, impresa di gilbert al fiandre, 3 mondiale di sagan , vittoria a piancavallo di uno straordinario mikel landa dopo i vari secondi posti al giro

  2. !!!!!!!!!!
    Cambiate filmato per il Giro delle Fiandre di Gilbert, avete invece messo Attraverso le Fiandre di marzo vinta da Lampaert.
    Spero che al primo posto non ci sia quello sciatto ed ennesimo mondiale per velocisti vinto da chi sta davanti agli altri per un solo attimo e di due centimetri: vittoria si, incontestata, ma niente osanna.
    Vedo tante classifiche dove Sagan è il corridore dell’anno, ma…. un conto è che si vende da gauscone ed ha qualità, un altro è elevarsi sugli latri. Froome non è simpatico (oddio a me nemmeno Sagan lo è) ma ha vinto Tour e Vuelta, altro che due centimetri

    1. Purtroppo era stato inserito inizialmente il link sbagliato. Grazie della segnalazione, abbiamo provveduto a cambiare. Ti inoltre possiamo “rassicurare” riguardo il vincitore 🙂

  3. Segnalo un link errato al numero 2. : c’é la sintesi della Dwaars door Vlaanderen invece della Ronde van Vlaanderen.

    Complimenti per questo articolo, attendo il numero 1.

    1. Purtroppo era stato inserito inizialmente il link sbagliato. Grazie della segnalazione, abbiamo provveduto a cambiare. Grazie per i complimenti, a questa sera per il numero 1 🙂

  4. BRAVI: spesso è difficile scegliere tra una impresa che si distribuisce lungo una fuga epica ed uno spazio più ristretto che esplode in momenti al fulmicotone.

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