Giro d’Italia 2018, Vegni ottimista sulla presenza di Dumoulin, Froome e Nibali: “Spero ancora possano venire tutti”

Mauro Vegni al lavoro per avere il miglior parterre possibile al Giro d’Italia 2018. Per il momento nessuno dei grandi big ha confermato la sua presenza alla Corsa Rosa, anche se buona parte neanche ha annunciato la sua assenza. L’unico ad aver assicurato che non ci sarà è Nairo Quintana, che dopo la fallimentare esperienza di doppietta quest’anno vuole puntare tutto sul Tour de France, mentre i vari Tom Dumoulin, Chris Froome e Vincenzo Nibali sono ancora in attesa di conoscere il percorso prima di dare la loro risposta netta. Certo, il Keniano Bianco non ha nascosto che il suo obiettivo principale sarà la cinquina in Francia, così come anche lo Squalo dello Stretto sembra essere sotto la pressione del team che lo vorrebbe al via di una Grande Boucle in cui anche il campione uscente della Corsa Rosa potrebbe dire la sua.

Se per il momento regna l’incertezza, il direttore del Giro si mostra tuttavia ancora ottimista, proprio in virtù di queste porte rimaste ancora aperte, contrariamente a quanto succedeva in passato. La costruzione stessa del percorso potrebbe in qualche modo essere ancora soggetta ad alcune modifiche con l’intento di convincere qualcuno, anche se questo scenario è stato in passato negato dallo stesso Vegni. “Ci stiamo lavorando – ammette a cyclingnews Al momento non ho ancora un ‘no’ definitivo o un ‘sì’ definitivo, ma a mio modo di vedere questo è positivo. In passato alcuni corridori avevano detto subito di no. Questo significa che stanno valutando l’idea di correre il Giro il prossimo anno. Sono in contatto con le squadre di questi corridori e spero ancora che possano venire tutti“.

L’obiettivo dichiarato dal dirigente romano è avere al via il primo e secondo di tutti e tre i grandi giri. Per quest’anno, sembra impossibile vista la decisione di Quintana (secondo al Giro), ma questo sembrerebbe aprire anche le porte ad una possibile partecipazione – quantomeno di una trattativa in corso – di Rigoberto Uran, delfino di Froome a Parigi. Anche qui sembra abbastanza difficile, visto che probabilmente vorrà essere di nuovo al via in Francia, per poi correre la Vuelta a España in vista del montagnoso Mondiale di Innsbruck 2018, nel quale potrà avere un ruolo da protagonista.

Forse quest’anno è proprio la rassegna iridata a complicare la vita ai piani di RCS Sport, visto che l’ultimo GT stagionale sembra trampolino di lancio ideale per presentarsi in forma in Austria. Un mondiale per gli scalatori non capita spesso e fa gola a molti, per i quali potrebbe trattarsi di un’occasione unica nella propria carriera. “Il Giro si corre tutti gli anni e c’è modo di riprovarci l’anno prossimo”, potrebbe invece essere il pensiero di molti.

D’altro canto invece, l’accoppiata Giro-Vuelta potrebbe essere più redditizia in questo senso di Tour-Vuelta, per quanto corsa solo in approccio mondiale. Ognuno dovrà fare le sue scelte, che difficilmente comunque arriveranno prima del 29 novembre, data ormai quasi ufficiale della presentazione del Giro d’Italia 2018, quando finalmente si conoscerà cosa aspetta il gruppo dopo la storica trasferta a Gerusalemme. Per il momento, bisogna infatti accontentarsi delle indiscrezioni.

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