Giro d’Italia 2017, Pinot: “Il mio principale avversario sono io: rischio sempre di avere una giornata no”

Thibaut Pinot è pronto per il debutto al Giro d’Italia. Dopo due Tour de France sotto le aspettative, lo scalatore francese ha deciso di rilanciarsi nella Corsa Rosa. Il portacolori della FDJ però al momento non vuole sbilanciarsi sul risultato che spera di ottenere, preferendo volare basso, anche consapevoli di quelle che sinora sono state le sue debolezze. Malgrado una notevole crescita sotto tutti i fronti, fisico e mentale, dalle discese alle cronometro, senza perdere il suo spunto importante in salita, assolutamente a livello dei migliori. Comprensibilmente sconvolto dalla morte di Michele Scarponi, il transalpino arriva dunque al Giro100 con ambizioni importanti, ma anche una condizione forse non proprio come avrebbe voluto.

“Ho trascorso un paio di giorni difficili dopo il Tour of the Alps – ammette – Sono stato giù di morale a causa della tragica morte di Michele Scarponi. Lo apprezzavo molto. Ho anche avuto problemi ad allenarmi per il maltempo. Questa è la mia prima partecipazione al Giro d’Italia. Forse avrei bisogno di correrlo più volte prima di poter vincerlo. Esco da due delusioni al Tour de France per la classifica generale, anche se avevo deciso di correre il centesimo Giro lo stesso un anno e mezzo fa. Il mio principale avversario sono io: rischio sempre di avere una giornata no“.

“Conosco i miei rivali, gareggiamo insieme da qualche anno – aggiunge il campione nazionale francese a cronometro – Il clima non dovrebbe essere un problema, a meno che ci siano 50 gradi. Spero di non cadere e di non ammalarmi. Tutti dicono che Quintana è il favorito. Dietro di lui siamo più o meno dieci corridori dello stesso livello”.  Un ragionamento realistico quello di Pinot, che effettivamente viene dato dai quotisti di Unibet come uno dei primi outsider. Su tutti Nairo Quintana davanti a Vincenzo Nibali, più dietro anche i bookmaker vedono effettivamente il francese inserito in un “gruppetto di inseguitori”. A quota 13.00, il capitano della FDJ è considerato il quarto, ai piedi potenziali del podio, ma pronto a colpire.

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