Giro d’Italia 2017, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2017.

TOP

Tom Dumoulin: Difficile non usare superlativi oggi per la Maglia Rosa. La salita e l’intera tappa in generale erano adatte a lui e la prova odierna non cambia lo status quo di questo Giro. Ad impressionare è stato tuttavia il modo di correre, più di tutto a livello mentale, così come non sono indifferenti i distacchi che è riuscito anche oggi ad infliggere ai suoi rivali. Ci sono ancora tante tappe impegnative, ma in vista della crono il suo tesoretto complessivo a questo punto si avvicina ai 4 minuti.

Ilnur Zakarin: Dopo alcune tappe in cui non ha del tutto convinto, il russo oggi ha dimostrato invece una grandissima gamba, unico ad impensierire Dumoulin sino all’arrio. Tra i pochi peraltro a correre in maniera anche aggressiva, provandoci più di una volta, il capitano della Katusha – Alpecin recupera in un colpo solo cinque posizioni, candidandosi anche per un posto sul podio.

Mikel Landa: Dopo le numerose difficoltà delle prime due settimane il basco viene fuori oggi con una grande corsa, lottando alla pari con i migliori di questo Giro. Un ottimo segnale in vista di una terza settimana in cui potrebbe togliersi numerose soddisfazioni, dalla vittoria di tappa alla maglia azzurra. Potrebbe essere un importante alleato per molti.

FLOP

Vincenzo Nibali: Anche oggi stringe i denti finché ne ha, anzi, forse più in là. Con una migliore gestione del suo sforzo probabilmente il suo distacco oggi, e nella generale, potrebbe essere più contenuto. Certo, essere Vincenzo Nibali implica anche di dover correre in un certo modo, ma conoscendo anche le sue capacità in terza settimana, una gestione più oculata dello sforzo potrebbe dare frutti migliori.

Bauke Mollema: Il neerlandese stecca ad Oropa. Terzo al mattino, tra i grandi favoriti è il primo a cedere, confermando la sua tendenza ad avere (almeno) una giornata no in un grande giro. La sesta posizione, considerati i distacchi ancora molto ridotti fra gli inseguitori, non è un dramma, ma non potrà più sbagliare se non vorrà continuare ad essere bollato come un incompiuto.

Nairo Quintana: La salita non era propriamente adatta alle sue caratteristiche, ma è stato proprio il suo atteggiamento ad essere diverso. Il colombiano è stato ripreso perché aveva paura di essere ripreso. Solitamente quando parte guarda solo avanti, pensando solo a sé stesso e alla sua azione; oggi invece era costantemente girato, a vedere chi c’era alle sue spalle e dove era Dumoulin. Non ha corso con la stessa convinzione, quella del più forte. Ed effettivamente non lo era.

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