Giro d’Italia 2017, Quintana conquista il Blockhaus – Nibali perde un minuto

Nairo Quintana domina la nona tappa del Giro d’Italia 2017. Dopo il gran lavoro dei compagni di squadra, il capitano della Movistar stacca tutti di forza, andando a conquistare la prima grande salita della corsa prendendosi anche la maglia rosa. Alle sue spalle, con un ritardo di 24″, chiudono Thibaut Pinot (FDJ), ultimo ad arrendersi agli scatti del colombiano, e Tom Dumoulin (Team Sunweb), autore di una grande salita, molto intelligente, salendo sempre del suo ritmo. Poco più dietro Bauke Mollema (Trek-Segafredo), mentre Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) chiude in quinta posizione, a quasi un minuto, dopo aver risposto ai primi attacchi del grande rivale.

Pronti via allungano Pavel Brutt, Alexey Tstatevich (Gazprom – RusVelo), Mads Pedersen (Trek – Segafredo), Marco Marcato (UAE Team Emirates), Omar Fraile (Dimension Data), Jan Tratnik (CCC Sprandi Polkowice), Matteo Montaguti (AG2R La Mondiale), Luis Leon Sanchez (Astana), Matteo Busato (Wilier – Selle Italia) e Iljo Keisse (QuickStep – Floors). Il gruppo inizialmente non concede molto spazio, con Brutt che dopo pochi chilometri decide di rialzarsi.

La Bardiani – CSF, tagliata fuori dal tentativo, cerca di tenere sotto tiro l’azione, ma dopo il traguardo volante di Vasto decide di desistere. In contropiede scattano quindi Pierre Rolland (Cannondale – Drapac), Sacha Modolo (UAE Team Emirates) e Tomasz Marczynski (Lotto Soudal), sui quali prova vanamente a rientrare Mirco Maestri (Bardiani – CSF) che ha reagito tardivamente. Il terzetto resta a lungo a bagnomaria, trovando difficoltà nel colmare il gap di 30 secondi accumulatosi con i battistrada. Per questo l’ammiraglia Cannondale gioca tatticamente, mettendosi a tirare il gruppo, il cui distacco scende improvvisamente da 4 a 2 minuti dai battistrada. Questi si rendono conto del fatto che per avere via libera devono permettere a Rolland di rientrare e così rallentano.

A 90 chilometri dall’arrivo si forma un drappello di 12 corridori in testa alla corsa, ma il plotone non si rilassa poiché la Movistar prende in mano le operazioni. Rory Sutherland, Joaquim Rojas e Daniele Bennati, gli uomini da pianura della squadra iberica, scandiscono il passo riavvicinando ulteriormente il gruppetto dei 12. Dopo il traguardo volante di Chieti, arriva anche la ORICA – Scott a dar manforte, contribuendo al ricongiungimento generale a 23 chilometri dall’arrivo.

Inizia così la marcia di avvicinamento all’ascesa finale, con la Movistar che non lascia le prime posizioni del gruppo. A 15 chilometri dall’arrivo succede l’incredibile, con una moto della polizia inspiegabilmente parcheggiata a bordo strada che innesca una maxi-caduta nelle prime posizioni del gruppo. Il primo a cadere è Wilco Kelderman (Team Sunweb), costretto al ritiro, e assieme a lui finiscono a terra Adam Yates (ORICA – Scott) e i due leader del Team Sky Geraint Thomas e Mikel Landa. Il basco riparte immediatamente, ma è visibilmente acciaccato e soffre lungo la salita, mentre il gallese, dopo qualche difficoltà iniziale, tenta una disperata rimonta, supportato dai compagni di squadra.

Davanti la bagarre non si placa e quando la strada si fa impegnativa Winner Anacona (Movistar) prende in mano le operazioni. Il suo ritmo fa male e il gruppo esplode. Uno dei primi a staccarsi è il leader Bob Jungels (Quick-Step Floors), il quale non va alla deriva e sale del proprio passo e poco dopo perdono contatto anche Davide Formolo (Cannondale – Drapac), Ilnur Zakarin (Katusha – Alpecin) e Tejay Van Garderen (BMC). Nel gruppo principale restano in quattordici e a 6,5 chilometri dall’arrivo c’è il primo scatto di Nairo Quintana (Movistar). Sul colombiano rientrano i soli Thibaut Pinot (FDJ) e Vincenzo Nibali (Bahrain – Merida), mentre Tom Dumoulin (Team Sunweb) gestisce con intelligenza lo sforzo portandosi dietro Bauke Mollema (Trek – Segafredo), Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale) ed un Andrey Amador (Movistar) non pimpante, destinato ben presto a staccarsi. In difficoltà, a sorpresa, Steven Kruijswijk (LottoNL – Jumbo), incappato una giornata no.

Nel terzetto al comando c’è bagarre con Quintana che tenta a più riprese di staccare i due avversari. Il colombiano riesce nell’intento a 4,7 chilometri dall’arrivo, in uno dei tratti più impegnativi della salita. Nibali prova a reagire in progressione, ma alla fine paga dazio, perdendo anche le ruote di Pinot. Il Condor ha un altro passo e con il passare dei metri il vantaggio aumenta, mentre da dietro uno splendido Dumoulin, gestendo lo sforzo, riesce a contenere i danni.
Alla fine i distacchi sono importanti con Pinot e Dumoulin che pagano 25 secondi, Mollema 40 mentre Nibali paga un minuto. Più indietro gli altri big, con lo stoico Geraint Thomas che conclude dopo 5’10”, poco dopo Adam Yates.

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