Giro d’Italia 2017, presentazione squadre: Katusha – Alpecin

È giunta l’ora del primo Giro d’Italia battente bandiera elvetica per la Katusha – Alpecin. La squadra con sede a Ginevra ha cambiato rotta durante l’inverno passato, aprendosi ad una dimensione più internazionale e meno legata alla Russia, terra che ha dato dal 2009 al 2016 identità, forma e, tutt’ora, il nome al team. Ciononostante, la line-up per il Giro del centenario della formazione svizzera è composta per cinque noni da corridori del Paese a cavallo tra Europa e Asia, evidenziando il retaggio di matrice russa. Il team diretto da José Acevedo è deciso a riscattare quanto sfuggito dalle mani 12 mesi fa ad Ilnur Zakarin, ovvero agguantare un piazzamento di prestigio in classifica generale. Sperando che, almeno quest’anno, la sfortuna non si metta di mezzo tra l’obiettivo e la sua realizzazione.

Un anno fa Zakarin prendeva parte per la prima volta ad una corsa di tre settimane con l’intenzione fin dalla partenza di lottare per la classifica generale. Una crescita costante quella del russo, passato professionista a 24 anni, che ha acquisito notorietà nel panorama internazionale a partire dall’affermazione al Giro di Romandia 2015. L’anno scorso il corridore originario del Tatarstan ha terminato anzitempo il suo Giro d’Italia per via della rovinosa caduta di cui è stato protagonista nella discesa del Colle dell’Agnello, che gli ha provocato una frattura alla clavicola. Alla partenza della diciannovesima tappa, ultima della corsa rosa dello scorso anno per Zakarin, occupava il quinto posto in generale e registrava un ritardo di 7 secondi dal vincitore Vincenzo Nibali, a riprova che un piazzamento prestigioso è nelle corde del russo. In questo 2017 il portacolori della Katusha – Alpecin ha centrato piazzamenti importanti all’Abu Dhabi Tour e alla Parigi – Nizza, ma nell’ultima uscita in Romandia è sembrato ancora in ombra: sarà la strada a rivelarci se il quindicesimo posto colto in Svizzera è frutto di pretattica o è segno di una condizione non ottimale.

A supporto di Zakarin la squadra elvetica offre una selezione di qualità, pronta sia a supportare le ambizioni del russo sia a cogliere, con i singoli, l’occasione di essere protagonista per un giorno. Su tutti, desta interesse la partecipazione di Matvey Mamykin: il ventitreenne ha dimostrato in più di un’occasione di aver particolare feeling con la strada quando sale e potrebbe rivelarsi non solo una spalla per il capitano designato, ma anche un possibile pretendente per la maglia bianca di miglior giovane e per la ricerca di qualche successo di tappa. I nomi del croato Robert Kiserlovski e dello spagnolo Alberto Losada rappresentano un usato sicuro, ma soprattutto una garanzia nel ricoprire ruoli di gregariato, come testimoniato rispettivamente con il supporto ad Alberto Contador e a Joaquim Rodriguez. Angel Vicioso, dall’alto dei suoi quarant’anni, si presta ad essere sia una chioccia per i più giovani sia un regista in corsa, pronto ad organizzare tattiche e movimenti. Sarà invece il primo Giro d’Italia per il portoghese José Goncalves, approdato alla compagine elvetica in questo 2017, che può far valere il suo spunto da finisseur e tenterà di centrare un successo parziale. I restanti tre russi che verranno schierati ai nastri di partenza di Alghero sono il versatile Viaceslav Kutsnetsov, il vincitore della nona tappa del Giro d’Italia 2013 Maxim Belkov e il trentunenne Pavel Kochetkov, i quali potrebbero alternare al supporto a Zakarin il nutrimento di ambizioni personali, tentando di prendere parte alle fughe di giornata.

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