Giro d’Italia 2017, Nibali scrive ad Aru: “Non ti arrendere, mi auguro ancora di vederti al via”

Vincenzo Nibali chiama Fabio Aru al Giro d’Italia 2017. L’ex capitano esorta il suo ormai giovane rivale a “non perdere ancora la speranza”, con la speranza di vederlo il 5 maggio ad Alghero. Attraverso una lettera pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, il siciliano ribadisce tutto il dispiacere per quanto capitato al suo ex compagno, che sarebbe stato probabilmente il suo grande rivale in corsa, provando a suggerirgli di partecipare comunque al Giro 100, anche senza necessariamente ambizioni di vittoria. Un ragionamento da amico e da appassionato di ciclismo, fatto con il cuore innanzitutto, lontano dai dettami e dai ragionamenti dirigenziali di una squadra.

Fabio, non perdere ancora la speranza – scrive direttamente Nibali per la Gazzetta dello sport – Non ancora. Anche se è molto difficile, forse impossibile, io penso ancora alla possibilità di vederti al via del Giro, venerdì 5 maggio ad Alghero. Io e te siamo i due corridori italiani di riferimento per i grandi giri, e dalla tua assenza in Sardegna ci perdono tutti. In cuor mio, spero che qualcosa possa succedere alla fine di questi giorni di riposo che il professor Combi ti ha prescritto. Mi dispiace tantissimo per quello che ti è accaduto. Io ragiono con la testa di un atleta, non con quella di un dirigente o di un tifoso. So che cosa significa preparare per mesi un obiettivo, so quanto sia speciale il Giro d’Italia che passa per la propria terra. In particolare per noi, che siamo isolani, e non abbiamo questa possibilità tutti gli anni. E invece capita qualcosa che non dipende da te, nel modo più assoluto, e ti blocca”.

Nibali si augura dunque che “un piccolo spazio per un ripensamento” ci possa essere dopo i comunicati ufficiali del team. Il messinese invita il sardo a partecipare, senza la pressione del risultato, perché “nessuno ti chiederebbe di essere al via al cento per cento“. Eventualmente, nessuno lo potrebbe biasimare per un eventuale ritiro se le cose non dovessero andare bene, aggiunge lo Squalo dello Stretto, che vede in una partecipazione anche la possibilità di una ripresa inaspettata o comunque di un lavoro utile per il futuro, prossimo e lontano. “Magari le cose potrebbero migliorare e potresti andare in crescendo di forma per pensare di toglierti qualche soddisfazione nella terza settimana – ipotizza Nibali – Ma a prescindere da questo, il Giro ti potrebbe servire per fare del lavoro importante in vista del Tour. E per il futuro. Con quello che ti è capitato, chi ti potrebbe biasimare”.

Obiettivi ben diversi chiaramente di quelli che avrebbe potuto avere presentandosi al massimo della forma, come “un sicuro pretendente alla maglia rosa”, ma che secondo il siciliano sarebbero comunque uno stimolo importante. Sapendo quanto il suo ex gregario “sia forte e determinato”, Nibali gli scrive parole d’affetto, da fratello maggiore, cercando anche di dargli quella serenità così difficile da avere in questi momenti. “Non è facile essere sereni in questi momenti, forse non si può esserlo – conclude il messinese nella sua lettera alla Gazzetta dello Sport – Ma magari tra qualche giorno la situazione potrebbe apparire leggermente migliore… Insomma, Fabio, non ti arrendere anche se tutto sembra perduto. Forza! I miracoli, a volte, accadono. E io mi auguro ancora di vederti al via del Giro 100″.

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