Giro d’Italia 2017, la situazione dei big

A meno di un mese ormai dalla partenza, facciamo nuovamente il punto sui pretendenti alla Maglia Rosa del Giro d’Italia 2017. Nei mesi scorsi abbiamo provato ad ipotizzare le varie strategie delle squadre, in attesa delle loro ufficializzazioni, proponendovi un elenco che si aggiornava in base alle indiscrezioni o dichiarazioni, seguite successivamente dalle prime conferme ufficiali, cominciando a fare il punto della situazione in maniera più concreta. Con il countdown che inizia a farsi sempre più pressante, con i programmi ben definiti ormai da parte delle squadre, il quadro appare dunque ormai più definito.

Quando sembrava tutto ormai definito, la doccia fredda ormai quasi certa è il forfait di Fabio Aru, fermato da un problema al ginocchio. Tutti sognavamo la sfida con Vincenzo Nibali, che vorrebbe comunque l’amico-rivale al via, ma a questo punto sembra, in ogni caso, anche dovesse, il sardo, ritornare sui suoi passi, ben difficile possa essere al livello dei migliori. Privato del rivale a lui più caro, il siciliano non avrà tuttavia certo vita facile nella centesima edizione della Corsa Rosa. Numerosi sono infatti gli sfidanti che si getteranno nella mischia.

Il nome più illustre è indubbiamente quello di Nairo Quintana che tornerà sulle strade della Corsa Rosa dopo il successo del 2014. Il colombiano è stato l’unico in grado di tener testa e battere Chris Froome sulle tre settimane e sarà davvero un brutto cliente, anche se ha già spiegato come il suo obiettivo principale sarà il Tour de France. L’elenco, tuttavia, non si esaurisce qua, a partire da Mikel Landa, pronto a dare del filo da torcere ai suoi ex capitani e al colombiano. Capitano di un Team Sky che si proporrà sicuramente come una delle grandi potenze della corsa, il basco ha tutte le carte in regola per ottenere un grande risultato e avrà come suo pari Geraint Thomas che avrà finalmente la possibilità di testarsi sulle tre settimane di un Grande Giro da capitano. Sete di rivincita indubbiamente anche per Steven Kruijswijk, la sorpresa della passata edizione, nella quale sembrava ormai quasi vincitore certo prima della caduta sul Colle dell’Agnello. Il capitano della LottoNL – Jumbo vorrà dimostrare di poter essere una rivelazione anche a lungo termine, ripartendo proprio da dove aveva lasciato.

Se per il momento la lotta alla maglia rosa sembra sostanzialmente legata a questi cinque, nelle posizioni di vertice proveranno ad inserirsi anche altri uomini di valore. Per un posto tra i primi tre ci sarà ufficialmente anche Bauke Mollema (Trek-Segafredo), capitano unico della squadra in Italia per poi fare da gregario di lusso in Francia, e come lui hanno confermato la propria partecipazione anche Ilnur Zakarin (Katusha-Alpecin) e Tejay Van Garderen (BMC). Sembrano un passo indietro ai nomi prima citati, ma in salita – o soprattutto a cronometro gli ultimi due – sono elementi di assoluto valore che possono dare del filo da torcere ai migliori. In lizza per un risultato di prestigio anche Thibaut Pinot (FDJ), il quale ha fatto sapere di voler puntare alla generale della Corsa Rosa, cambiando ufficialmente i programmi rispetto alle ultime stagioni. Corridore sempre più completo, il francese potrebbe essere un gran brutto cliente per tutti, in salita come a cronometro.

Per le posizioni di alta classifica, non bisognerà dimenticare neanche Domenico Pozzovivo (Ag2r La Mondiale), probabilmente con Alexandre Geniez, già top 10 in passato, e Sebastien Reichenbach a supporto, e Andrey Amador (Movistar), corridori che hanno più volte dimostrato grande solidità sulle tre settimane, con piazzamenti importanti. Il costaricano lo scorso anno riuscì a tenere posizioni di vertice nonostante lavorasse per Valverde e potrebbe riuscire nella stessa impresa, mettendosi a disposizione di Quintana. Una loro ufficialità sembra quasi scontata. Già confermata anche la presenza di Adam e Simon Yates (Orica-Scott), che proveranno a non far rimpiangere l’assenza di Esteban Chaves. Lo scorso anno, separatamente, entrambi si sono fatti notare con ottime prestazioni a Tour e Vuelta e per la prima volta da co-capitani in una grande corsa potrebbero ottenere davvero un grandissimo risultato.

Certe anche le partecipazioni di Bob Jungels (QuickStep Floors), massimo candidato alla sua stessa successione per la maglia bianca e a un buon piazzamento finale, Tom Dumoulin e Wilco Kelderman (Sunweb-Giant), pronti a sfruttare le cronometro per rilanciare le loro ambizioni nei GT, e Davide Formolo (Cannondale-Drapac), che nel suo percorso di crescita, anche morale, avrebbe bisogno di un buon risultato al Giro. Il suo più esperto compagno di squadra Pierre Rolland ha confermato la sua presenza, puntando tuttavia alle tappe e non alla generale, proponendosi così come validissimo appoggio.

Per un piazzamento interessante di classifica dovrebbe esserci  anche Darwin Atapuma (Team UAE), probabile uomo di punta per la classifica di una squadra che potrà comunque contare anche su Alberto Rui Costa. Il portoghese è una delle belle novità della centesima edizione del Giro d’Italia e non ha nascosto qualche interesse di classifica. Fino ad ora non ha mai avuto grande fortuna, ma resta comunque un serio candidato a successi di tappa. Possono dire la loro anche Damiano Caruso (BMC), in caso di defaillance di Van Garderen potrebbe essere un’ottima alternativa, anche se nello squadrone statunitense ci sarà da vedere anche come se la caverà Rohan Dennis, intenzionato a testarsi per la prima volta sulle tre settimane, Maxime Monfort (Lotto Soudal), spesso in lotta per un piazzamento a ridosso dei dieci, Diego Rosa (Sky), anche se bisognerà capire come vorrà correre la Sky, che probabilmente porterà anche Sebastian Henao, e Michele Scarponi (Astana), che avrà l’arduo compito di non far rimpiangere troppo il suo capitano cercando di conquistare un buon piazzamento finale.


Certa l’assenza di Alejandro Valverde (Movistar), Alberto Contador (Trek-Segafredo) e Chris Froome (Sky), che ha confermato il suo tradizionale calendario Tourcentrico. Confermata la presenza di Pinot, il suo amico-rivale Romain Bardet (Ag2r La Mondiale) ha invece optato per focalizzarsi sulla corsa di casa. Una scelta non propriamente sua, quanto piuttosto della squadra. Per entrambi sarebbe potuto essere un passaggio utile per il prosieguo della carriera, ma, francesi in squadre francesi, era difficile che entrambe le rispettive squadre volessero privarsi di loro per il Tour de France. Non sarà della partita neanche Rigoberto Uran (Cannondale-Drapac), proiettato verso il Tour, con lo scopo di inseguire un successo di tappa.
Tra i potenziali big da classifica della cui assenza possiamo essere certi ci sono anche Richie Porte (BMC), Warren Barguil (Sunweb-Giant), Louis Meintjes (TJ – Lampre), Andrew Talansky (Cannondale-Drapac), Robert Gesink (LottoNL-Jumbo) e Daniel Martin (Etixx-QuickStep). Non ci saranno neanche Rafal Majka e Leopold Konig (Bora-hansgrohe), che si erano divisi i GT stagionali prima che un problema al ginocchio tagliasse fuori il ceco.

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