Giro d’Italia 2017, Dumoulin si sorprende da solo: “Sono felicissimo, è incredibile e sorprendente”

Tom Dumoulin sempre più padrone del Giro d’Italia 2017. Oropa era considerata salita attesa alle sue caratteristiche, ancor di più per il tracciato che ha portato ai piedi della salita piemontese, ma è stato soprattutto il modo in cui ha corso il capitano del Team Sunweb ad impressionare. Sempre in controllo della situazione, in particolare dei suoi mezzi, la Maglia Rosa ha deciso di fare una sorta di cronoscalata, trascinandosi appresso delle zavorre che ha poi staccato lungo il suo cammino, compreso il nostro Vincenzo Nibali, ma anche lo stesso Nairo Quintana, prima tenuto nel mirino e poi distanziato nell’ultimo chilometro con l’ultima accelerazione.

Sono felicissimo, è incredibile e sorprendente – commenta dopo il traguardo – Mi sentivo benissimo, ma non pensavo potesse andare così bene. Sapevo che Quintana avrebbe attaccato e sognavo di contrattaccare, ma non credevo di farlo così… Quando è partito sono andato in difficoltà, non potevo seguirlo e sono salito con il mio ritmo. Poi gli sono arrivato sempre più vicino…”

A questo punto, malgrado una tenuta sulle tre settimane e sulle grandi tappe di montagna ancora tutta da dimostrare, è difficile non pensare alla Farfalla di Maastricht come il grande favorito per la vittoria finale. Con quasi tre minuti di vantaggio sul primo inseguitore, con una crono in suo favore, sa di essere in questo momento l’uomo da (ab)battere e che ci sarà ancora molto terreno sul quale attaccarlo. “Per il momento sono il padrone, forse, ma non abbiamo ancora scalato le Alpi – ammette – Quest’anno le montagne son quasi tutte alla fine quindi ci aspetta ancora una grande battaglia. Ma questo non mi spaventa… Comunque, anche se so di avere un vantaggio importante, non possiamo rilassarci e stare tranquilli. Bisogna sempre stare concentrati”.

Una tappa in cui tutto è girato bene oggi per Tom Dumoulin e compagni, che non hanno dovuto quasi lavorare per tutto il giorno. “Non abbiamo dovuto inseguire – racconta – I corridori davanti non erano pericolosi in ottica classifica generale, quindi hanno inseguito Movistar e FDJ. Ringrazio la squadra per il gran lavoro che hanno fatto anche oggi, scortandomi sino alla salita finale”. Da quel momento se l’è dovuta cavare da solo, come buona parte dei rivali peraltro visto che la bagarre è iniziata abbastanza presto.

In tappe come queste effettivamente, la squadra serve meno, ma la forza dei suoi compagni potrà essere messa maggiormente alla prova nella settimana che viene, se non già da domani. “Questo Giro è ancora molto aperto – aggiunge – Non abbiamo ancora affrontato neanche metà delle salite e l’ultima settimana è davvero dura”.

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