Trek-Segafredo, Felline pronto ad archiviare una stagione agrodolce: “Penso solo a guarire per essere nuovamente competitivo per la prossima stagione”

Fabio Felline ormai concentrato soprattutto sul 2018. Convocato da Davide Cassani per vestire i colori della nazionale italiana nelle prove del Trittico Regione Lombardia, il corridore torinese ci conferma di non essere in grandissima forma in questo periodo viste le problematiche di salute di cui ha soffeto. A questo punto dunque per il ciclista della Trek – Segafredo anche queste ultime corse stagionali sono soprattutto improntate sul lavoro di recupero, quasi in preparazione all’anno che verrà, nel quale ripartire con convinzione sulla strada tracciata in questa primavera. Dopo una Coppa Agostoni dunque vissuta in supporto alla squadra, discorso simile dunque oggi alla Coppa Bernocchi.

La toxoplasmosi mi ha messo fuori gioco e non mi sono ancora ripreso – ha raccontato in esclusiva ai microfoni  di SpazioCicislimo – Per queste due prove non nutro alcuna aspettativa. Spero solo di fare un passo avanti, ma ormai la stagione per me è praticamente archiviata. Penso solo a guarire per essere nuovamente competitivo per la prossima stagione“.

Questa malattia ha debilitato il corridore piemontese, che traccia un bilancio della sua stagione agrodolce, “iniziata con lo splendido successo in maglia azzurra al Trofeo Laigueglia con la maglia della nazionale” e impreziosita “dal successo al Giro di Romandia“, finita tuttavia decisamente in toni più mesti.  Non tutto chiaramente è da buttare per l’eclettico Felline, capace di farsi notare su tutti i terreni, destreggiandosi anche in corse di alto livello.

Sono stati tuttavia  soprattutto i buoni risultati nelle Classiche del Nord (dalla Omloop Het Nieuwsblad conclusa in quarta posizione fino ad un buon Giro delle Fiandre, terminato nei 20, come anche la Liegi – Bastogne – Liegi) che gli hanno dato maggior convinzione nelle sue capacità e saranno i principali obiettivi per il 2018: “Tornare a correre sul pavé dopo sette anni era una scommessa e quindi non partivo con i gradi di capitano – conclude con franchezza – Ma i risultati sono stati decisamente positivi e questi saranno tra i miei principali obiettivi per la prossima stagione. Con il supporto della squadra sono sicuro di poter fare meglio”.

Intervista realizzata da Matteo Caimi

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