Team UAE, Meintjes ambizioso per il 2017: “Ora so cosa posso fare e vorrei ripetermi”

Louis Meintjes si prepara a vivere una stagione da protagonista con il Team UAE Abu Dhabi. Lo scalatore sudafricano è reduce da un 2016 importante, nel corso del quale ha confermato tutto il suo talento centrando una bella top 10 al Tour de France. Risultato ottenuto senza particolari acuti, ma con una costanza notevole per un corridore ancora giovane, essendo un classe 1992. Il nuovo anno sarà fondamentale per la crescita di questo ragazzo, chiamato alla definitiva consacrazione. L’obiettivo sarà ancora una volta la Grande Boucle, tuttavia non sarebbe una sorpresa vederlo protagonista in altri appuntamenti. L’esordio è fissato per il Santos Tour Down Under la settimana prossima e da quel momento si inizierà a far sul serio in una stagione che si preannuncia intensa.

Con che sensazioni arrivi al 2017? 
Sono molto contento. Dopo qualche mese di incertezza, la squadra è partita, sono felice che tutto sia andato per il meglio. Qui c’è un bel gruppo e sono contento di correre ancora con loro.

Hai definito la prima parte di calendario? 
Esordirò al Tour Down Under, poi farò i Campionati Nazionali del Sud Africa, l’Abu Dhabi Tour e la prima corsa in Europa penso sarà la Volta a Catalunya.

L’obiettivo sarà il Tour de France?
Sì, ora vedremo come andrà. La strada è lunga e bisogna vedere come vanno le cose.

Un pensierino al titolo nazionale? 
Sarebbe bello diventare campione sudafricano, ma c’è la Dimension Data che schiera al via molti corridori. Sarà una corsa imprevedibile. Io andrò per provarci, sarebbe molto bello vincere.

Che rappresenta il risultato ottenuto lo scorso anno al Tour? 
Mi ha dato molta fiducia. Nel 2015 avevo fatto la top 10 alla Vuelta e ripetersi al Tour ha fatto capire che non è stata solo fortuna. Ho capito che se mi preparo bene posso fare un buon risultato in classifica generale e questo rappresenta un’iniezione di fiducia. Ho fatto molta esperienza e la voglio sfruttare quest’anno per fare altri buoni risultati.

Hai altri obiettivi, magari in qualche breve corsa a tappe? 
Non solo, penso anche a classiche come Lombardia e Liegi.

Le Ardenne quindi sono nei tuoi programmi? 
Farò nuovamente Freccia e Liegi.

Tornando all’ultimo periodo, la situazione incerta della squadra ti ha creato problemi nella preparazione? 
Ho cercato di mantenere la serenità, nel ciclismo capita di vivere nell’incertezza. La cosa migliore che puoi fare è controllare la tua forma fisica e il tuo livello, impegnandoti al massimo. Così ho fatto, mi sono concentrato su me stesso e alla fine tutto è andato per il meglio.

Ora che hai raggiunto un certo livello senti maggiori pressioni? 
La pressione arriva prevalentemente da me stesso. So cosa posso fare e mi piacerebbe ripetermi. E’ pressione ma anche motivazione, qualcosa che ti spinge a fare del tuo meglio.

Ti sei posto un obiettivo minimo per il Tour?
Difficile da dire, non dipende solo da me stesso. C’è la fortuna, la sfortuna e anche gli avversari… potresti trovarti atleti che stanno vivendo il miglior momento di forma della loro vita. Vorrei comunque che alla fine, guardandomi indietro, mi rendo conto di aver dato il 100%.

Ti piace il percorso del Tour de France? 
L’ho visto, ma non ci sono molti dettagli. Mi sembra buono per le mie caratteristiche, ma attendo di conoscerlo meglio.

Per chiudere, al Tour Down Under andrai per preparazione o hai delle ambizioni? 
Prevalentemente per prepararmi, poi se ci sono le occasioni… Ci sono compagni che stanno bene, vorrei supportarli e aiutarli ad ottenere risultati.

Rispondi

Pulsante per tornare all'inizio