Campionato Italiano 2017, le voci alla partenza

Tutto è pronto per la sfida che assegnerà la maglia tricolore per la stagione 2017. Sulle strade del Piemonte si sfideranno i migliori del panorama nostrano per il Campionato Italiano 2017, in una corsa che si preannuncia appassionante.
Alla partenza da Asti abbiamo ascoltato alcuni dei possibili protagonisti odierni per conoscere le loro impressioni sul percorso e sulla gara.

Giacomo Nizzolo (Trek – Segafredo)
Oggi per me sarà veramente impossibile riconfermarmi, ma sarebbe bellissimo passare la maglia al mio compagno Fabio Felline. Spero che ce la faccia e io sono qui per dargli una mano a conquistare questo titolo.

Enrico Battaglin (LottoNL  – Jumbo)
Non avevo in programma di partecipare e ho deciso all’ultimo di prendere parte alla corsa perché dopo il Giro d’Italia ho fatto anche il Delfinato e adesso ho staccato un po’. Condivido la scelta della federazione di considerare per la maglia azzurra solo chi partecipa ai Tricolori e sono qui con la speranza di indossare la maglia azzurra in futuro.

Davide Rebellin (Kuwait – Cartucho.es)
Un bel percorso adatto alle mie caratteristiche. Ci tengo a far bene, mi sono preparato al meglio quindi punto ad un buon risultato

Mauro Finetto (Delko Marseille – KTM)
Un bel percorso dove potrei fare molto bene, ma in questo periodo sono rallentato dalle allergie che mi hanno costretto ad abbandonare al Delfinato e mi hanno penalizzato alla Route du Sud dove avevo iniziato bene con un podio nella prima tappa. È un peccato perché anche se oggi non dovessi avere problemi, negli ultimi giorni non sono nemmeno riuscito ad allenarmi

Davide Cimolai (FDJ)
Oggi sarà un bel test perché è una gara molto aperta , secondo me sarà molto difficile, ma è anche possibile un arrivo di trenta quaranta corridori e vediamo di esserci dentro e di fare una bella volata

Matteo Pelucchi (Bora – Hansgrohe)
È un percorso certamente non adatto alle mie caratteristiche, però è giusto essere presenti al Campionato Italiano. Noi rappresentiamo i professionisti italiani ed è giusto esserci anche se il percorso non fa per noi.

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