Tour of The Alps 2017, le dichiarazioni dei big alla vigilia

Tutto è pronto per il via da Kufstein del Tour of The Alps 2017. Nel corso della conferenza stampa di presentazione dei protagonisti attesi di ieri pomeriggio, si è fatto sentire anche Michele Scarponi, che si è ritrovato improvvisamente nel ruolo di capitano della Astana: “L’incidente capitato ad Aru durante gli allenamenti in Sierra Nevada e il suo forfait hanno cambiato all’improvviso le strategie mie e dell’Astana. Arrivo con responsabilità diverse. La squadra ha lavorato bene e sono sicuro che faremo del nostro meglio, sia qui che nei prossimi impegni”. L’esperto scalatore marchigiano conferma che ci sarà “terreno adatto per una sfida spettacolare” nel corso delle quale “anche il meteo potrebbe risultare una variabile importante in funzione del risultato finale”.

Un altro dei grandi protagonisti attesi è il campione uscente Mikel Landa: “Questa è una corsa che mi piace tanto, l’ho vinta l’hanno scorso e arrivo con buone sensazioni. Mi impegnerò per vincere, come faccio sempre quando partecipo a una competizione. Ricordo con piacere il successo del 2016 ad Arras, in Austria, anche se credevo che quell’arrivo fosse in Alto Adige. Spero che quell’affermazione sia di buon auspicio per il Tour of the Alps”.

Parte con ambizioni di successo anche il capitano della FDJ, Thibaut Pinot: “È la prima volta che partecipo a questa corsa. Credo sia molto importante che una competizione di tale prestigio decida di superare i confini e sia dedicata agli scalatori. Io sono reduce dal training camp di Tenerife e ho al fianco una squadra forte: sto bene, la sfida mi piace e punto a vincere una tappa e a finire la corsa con le migliori sensazioni in vista del Giro d’Italia“.

Meno ambizioso è invece l’australiano della BMC, Rohan Dennis: “Sono venuto in Austria senza grandi ambizioni per la classifica generale” confessa, aggiungendo di essere onorato di seguire le orme di Cadel Evans, unico australiano a vincere qui: “Sono un corridore diverso da lui: io ho caratteristiche da cronoman e per me questa sarà una sfida molto impegnativa, vista l’assenza di prove contro il tempo. È un test per capire di cosa avrò bisogno se in futuro voglio lottare per la classifica generale dei grandi giri”.

 

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