Israel Cycling Academy, Hermans vuole una tappa al Giro: “Non saremo lì come ruota di scorta”

Ben Hermans è uno degli uomini di maggior esperienza della Israel Cycling Academy. Il 31enne scalatore belga, arrivato dopo quattro anni di militanza in BMC, ha cominciato con il piede giusto il 2018 con delle incoraggianti prestazioni a Volta Valenciana, Trofeo Laigueglia e Vuelta a Andalucia. Come aveva già anticipato prima dell’inizio della stagione, il proprio obiettivo stagionale è quello di vincere almeno una corsa, magari una tappa al Giro d’Italia.

“È stata una sorpresa quando Israel Cycling Academy mi ha contattato durante l’estate – confessa a Sporza riguardo al suo trasferimento – mi hanno offerto un programma molto bello, un po’ più di libertà e meno stress rispetto alla BMC. Se ho delle buone gambe, posso correre per me stesso. A 32 anni era il momento di fare questo passo“.

Questo cambio di prospettiva va però di pari passo con una nuova realtà alla quale adattarsi: “Abbiamo buoni corridori, ma non come alla BMC che ha 24 corridori di livello WorldTour. Lo staff è al top e anche il programma con Volta Valenciana, Ruta del Sol, Tirreno e Giro di Catalogna, oltre al Giro. Non posso volere di meglio“.

Il punto focale della stagione sarà ovviamente il Giro d’italia: “Per la squadra, il Giro con partenza da Israele è la cosa più importante. Partecipiamo grazie a una wild-card, ora tocca a noi andare sotto i riflettori e non essere lì come ruota di scorta. Dobbiamo metterci in mostra, possibilmente anche prima dell’inizio del Giro”.

Il suo obiettivo personale è quindi quello di “vincere una gara. Preferibilmente una corsa WorldTour” dopo tanto tempo di professionismo: “Magari una tappa al Giro. Non farò la Freccia Vallone e la Liegi-Bastogne-Liegi. Forse l’Amstel, ma poi comunque farò un allenamento in quota”. Nella speranza di non dover passare i problemi dell’anno scorso: “La caduta al Giro di Polonia è stata la peggiore. Problemi a braccia, polso e spalla e 11 denti rovinati, devo ancora andare dal dentista…” ha concluso.

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