CdM Cali, bronzo per Rachele Barbieri

Splendida conferma di Rachele Barbieri in Coppa del Mondo. Dopo Apeldoorn, l’azzurra conquista il podio dell’omnium anche a Cali, terza al termine di un serrato duello con l’australiana Amy Cure, che prima della corsa a punti era seconda alle spalle della belga Lotte Kopecky con 10 punti di vantaggio sull’azzurra.

Rachele ha affrontato il carosello finale partendo dalla quarta posizione, preceduta anche dalla britannica Emily Nelson. Con i primi sprint Kopecky e Nelson hanno incrementato il vantaggio ipotecando le prime due posizioni, mentre l’azzurra ha trovato proprio nel finale lo smalto per tentare il sorpasso sull’australiana: bottino pieno nel penultimo sprint, cinque punti che hanno ridotto a quattro lunghezze il distacco dalla Cure. Decisivo l’ultimo sprint con punteggio doppio. Grazie al secondo posto Rachele ha preso sei punti mentre la rivale è rimasta a secco perdendo il podio.

Nella prima giornata di Cali si sono svolte altre tre finali. Nella velocità a squadre donne e uomini doppietta d’oro della Germania. La coppia formata da Miriam Welte e Kristina Vogel ha superato nettamente in 32”521 le russe della Gazprom Rusvelo Anastasiia Voinova e Daria Shmeleva Daria, argento in 33”325. Bronzo alle spagnole Tania Calvo Barbero-Helena Casas Roige. Hanno partecipato al torneo anche le giovanissime azzurre Miriam Vece e Maila Andreotti che hanno ottenuto il decimo tempo delle qualificazioni in 35″306.

La gara maschile ha visto prevalere i tedeschi Robert Forstemann, Max Niederlag e Maximilian Dörnbach in 43”598 sui polacchi Maciej Bielecki, Bartosz Rudyk e Krzysztof Maksel, argento in 45”058. Terzi i russi Pavel Yakushevskiy, Kirill Samusenko, Denis Dmitriev in 44″496 davanti ai francesi Francois Pervis, Quentin Lafargue e Benjamin Edelin, quarti in 44”679.

Infine. l’irlandese Mark Downey ha vinto la Corsa a punti uomini (35 p.) davanti al danese Niklas Larsen (p. 25) e al belga Robbe Ghys (p. 16). L’azzurro Michele Scartezzini ha concluso all’ottavo posto con 6 punti.

Ma le emozioni non sono finite con le finali sopra citate, perché il primo round dell’inseguimento a squadre uomini ha riservato diverse sorprese. L’Australia, dopo aver ottenuto il miglior tempo delle qualifiche, cede clamorosamente il passo nel confronto diretto con la Lokosphinx, che vola nella finale oro-argento in 4’00″834. L’altra finalista è la Danimarca, vincitrice del duello con la Russia in 3’56″340 contro 3’59″486. La finale per il bronzo vedrà la Russia contro la Svizzera (4’02″931), mentre resta fuori del podio l’Australia.

Purtroppo ha perso colpi anche il quartetto azzurro, che non riesce a ripetere il tempo delle qualifiche nel confronto con il Belgio e si ferma a 4’06″756, lontano dallo standard ormai abituale.

Federciclismo

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